Drivefulness: guidare con consapevolezza
- Michelle Manias
- 24 ott
- Tempo di lettura: 3 min
L'automobile è qualcosa che ormai fa parte della nostra quotidianità. Ed è proprio perché è diventata una vera e propria abitudine, spesso non ci accorgiamo nemmeno più di farlo.
Attiviamo il pilota automatico e ci perdiamo in un mondo parallelo fatto di pensieri, reazioni, emozioni.
Il corpo è in auto, la mente è altrove. Ma dove?
Da questa domanda nasce Drivefulness, un progetto che unisce coaching, mindfulness e simulazione di guida, per insegnare non a “guidare meglio” ma a stare presenti mentre si guida — dentro e fuori dal simulatore.
Che cos’è ANCHE la Drivefulness
La parola Drivefulness nasce dall’unione di drive (guidare, spingere, muovere) e mindfulness (consapevolezza). È un allenamento per imparare a rallentare dentro, mentre fuori il mondo corre a volte senza una direzione precisa. E questa corsa, porta a distrarsi totalmente dall'atto della guida.
Ma l'auto diventa anche sinonimo di vita e quotidianità.
Durante i percorsi infatti si impara anche a:
respirare prima di reagire,
ascoltare il corpo quando arriva l’ansia,
ritrovare il ritmo dopo un imprevisto,
fidarsi di sé, senza dover dimostrare niente.
Ogni volante diventa un piccolo spazio di consapevolezza.
Ogni errore, un messaggio da ascoltare.
Ogni sessione, un’occasione per riscoprire che la calma è una competenza.
La collaborazione con EuroKart: dove la tecnica incontra l’umanità
La magia accade grazie alla collaborazione con Euro Kart, una realtà che da anni promuove educazione stradale e sicurezza alla guida, ma che ha scelto di fare un passo in più: usare la guida come strumento di crescita personale.
Insieme a ASD DOT12, esperto di simulazione di guida, e a Michelle Manias, esperta di coaching e mindfulness e fondatrice di Synergia – Centro di Formazione & Coaching, nasce un percorso unico nel suo genere: unire tecnologia e consapevolezza per generare esperienze trasformative.
Nei simulatori si lavora con concentrazione e controllo, ma anche con emozioni e fiducia. Nell’officina si parla di motori, ma anche di energia interna.
E quando un ragazzo riesce a restare calmo dopo un errore, o a condividere un respiro con i compagni, succede qualcosa di concreto: il motore dentro di lui trova un nuovo equilibrio.
Un progetto che parla di persone, non di prestazioni
Drivefulness è parte del programma AvVITAMI LAB 2025, un percorso inclusivo dedicato a giovani che cercano spazi in cui sentirsi accolti, valorizzati, compresi.
Molti di loro portano fragilità, ansie, storie complesse. Eppure, in questo contesto, trovano qualcosa che altrove manca: la possibilità di esprimersi senza giudizio.
Ogni incontro è diverso, ma segue lo stesso filo:la calma, il controllo, la connessione, la gestione dell’imprevisto, la consapevolezza.
Non ci sono voti, non ci sono “bravi” o “meno bravi”. C’è solo la possibilità di imparare a stare bene con se stessi, un chilometro alla volta.
Drivefulness è un viaggio che resta
Alla fine del percorso, i ragazzi non portano a casa una patente.
Portano qualcosa di più prezioso: la certezza che possono respirare, fermarsi, ricominciare.
Portano con sé la sensazione di potercela fare, anche quando la strada si fa difficile.
E forse è proprio questo il senso più profondo di Drivefulness: capire che la guida non è solo una questione di tecnica, ma di equilibrio.E che la calma, come un motore ben regolato, si costruisce un respiro alla volta.
Synergia, insieme a EuroKart e DOT12, continuerà a portare avanti questo progetto come un modello di formazione umana e consapevole: un ponte tra il mondo tecnico e quello emotivo, tra la guida esteriore e quella interiore.
Perché quando impari a guidare te stesso, ogni strada diventa possibile.















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